Siamo quasi alla fine della vacanza, e il mio fisico malaticcio, supportato dalla mia inseparabile carrozza, inizia a cedere. Lo spirito d’avventura c’è, ma il corpo manda segnali chiari: “Piano!”. Nonostante tutto, ci proviamo: vediamo cosa riusciamo a combinare.
Come ogni vacanza che si rispetti, anche questa si avvia alla sua fase conclusiva con un po’ di shopping. Obiettivo: giubbotto! Non possiamo tornare in Italia senza un souvenir. Destinazione? Borj Fes, il più grande centro commerciale della città.
Per strada, il paesaggio urbano di Fes non manca di sorprenderci: pickup che trasportano passeggeri sul cassone – qui è normale!
Finalmente arriviamo al centro commerciale: ascensori che funzionano, negozi a portata di ruota (e di mano), e un’infinità di opzioni per il pranzo. Ci concediamo una pausa indiana e concludiamo con un gelato italiano che sa di casa.
Ammetto, anche se con un po’ di vergogna, che io – amante delle montagne e della quiete – apprezzo queste comodità cittadine. Ma ehi, il giubbotto è stato trovato! Missione compiuta, e sarà perfetto per affrontare il gelido inverno italiano.
Tuttavia, il richiamo del deserto è irresistibile. Ci dirigiamo in macchina verso quelle dune silenziose, dove la sabbia sembra raccontare storie antiche.
La città ci richiama con un’altra sorpresa.
Nel nostro girovagare, scopriamo una zona dedicata all’università e, curiosando online, mi imbatto in una notizia incredibile: l’università più antica del mondo è proprio qui, a Fes. L’Università di Al Quaraouiyine, fondata nel 859 da Fatima al-Fihri, una donna musulmana.
Viaggiare insegna sempre qualcosa, e il Marocco ci ha regalato sorprese, riflessioni e qualche risata. Il tempo stringe, ma riusciamo ancora a fare un ultimo giro. Il mio corpo è stanco, ma il cuore è pieno.
Alla prossima avventura, carrozza inclusa! 🚗
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