Ultimo giorno in Marocco, ed è come sempre: dormiamo fino a tardi e lasciamo il nostro nido marocchino nel primo pomeriggio. Fez ci ha conquistati, soprattutto Michel, che ha trovato amici ovunque. In particolare il ragazzo del negozio di abbigliamento sotto casa: tè alla menta a fiumi e chiacchiere fino a tarda notte. È la prima volta che Michel non vuole tornare a casa! Niente francese, ma si porta via un mini dizionario di parole marocchine.
Io? Mi sono sentito sempre a mio agio, anche nei quartieri più “vivi” della città. Mai un momento di pericolo. Fez è una città che cresce, in altezza e in larghezza, e ci ha regalato più di quanto ci aspettassimo. A parte naturalmente i marciapiedi alti e le strade sali-scendi che hanno dato il colpo di grazia alla carrozzina ed al mio accompagnatore
Il rientro? Una prova di pazienza: bagagli pagati extra, saliti per ultimi sull’aereo e quindi ostacolato la discesa ai passeggeri. Arrivati a Orio, mia sorellina ci aspettava. Cena in autogrill perché, ovviamente, “sciupati”, e poi via verso Serle. Bobby, il nostro fedele amico a quattro zampe, ci ha accolti alle 2 di notte, con 3 gradi a dirci che eravamo di nuovo a casa.
Alla prossima avventura ... forse in CAMPER!!!
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