TOUR A FES

Pubblicato il 16 gennaio 2025 alle ore 22:56

La giornata inizia tardi, come sempre. D’altronde, chi ha mai detto che siamo mattinieri? Il mio "bambino" (alias Michel) ignora la colazione e punta subito a un ristorante. Oggi rimaniamo nei paraggi, nella periferia di Fez, e troviamo un posticino accogliente dal nome promettente (?): JAWAD EL BARAKA.

Il menù del giorno? Tajine, ovviamente! Una con stufato di pecora, l’altra con salamine di pecora, il tutto sommerso da un tripudio di verdure. Sì, verdure. Le odio, ma tant’è, le spezie almeno salvano la situazione. Voto? Un meritato 8: la fame è stata messa a tacere, e ora si può passare alla giornata – o meglio, alla mezzagiornata.

Prima tappa: il Palazzo Reale di Fez.

Purtroppo non si può visitare all'interno, ma vale la pena fermarsi per ammirare le spettacolari porte d’oro zecchino risalenti al 1972. La parte privata, a quanto pare, è ancora riservata al re del Marocco durante i suoi soggiorni in città.

Seconda tappa: la Medina di Fez.
Sapete che è considerata la più antica e grande del mondo? Sì, ma anche la più stretta e caotica. Il mio fedele mezzo (la carrozzina) trova ostacoli ovunque. Mi consolo con i colori e i profumi dei souk, che restano comunque affascinanti. Le mura sono più accessibili degli interni.

Terza tappa: il Parco Jnan Sbil.
Dopo tanto caos, un po’ di verde ci voleva! Questo è il parco pubblico più antico del Marocco e il suo nome in arabo, "Jann", significa paradiso. E sì, l’atmosfera è davvero paradisiaca. Il nostro angolo preferito? Il Giardino Andaluso.

Peccato che la mia carrozzina inizi a protestare, e pure il mio accompagnatore. Così torniamo presto a casa: io a riposare e lui a zonzo.

Chiudiamo con una cena leggera in una macelleria-ristorante.

Altra tajine: sembra piena solo di verdure, ma sorpresa! C’è la carne – e stavolta è capra. Lasciamo solo le ossa, piatto piccantissimo ma squisito.

E per finire… un saluto speciale da Bobbie!

Bobbie, da Serle, ci manda i suoi saluti resistendo al gelo dei -6 gradi. Ma lui è un pelosone, quindi nessun problema. Noi, intanto, continuiamo a goderci il clima più mite del Marocco.

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