Ci svegliamo con un bel temporale che tamburella sulla nave e le previsioni non promettono niente di buono. La destinazione di oggi è Palermo, e mentre io non vedo l’ora di rispolverare i ricordi del mio servizio militare, Michel, mio figlio, è già scettico: dice che non gli piacerà. Vedremo chi avrà ragione!
La nave attracca e il primo problema si presenta subito: trovare un mezzo adatto alla mia carrozzina. Strano ma vero... trovato! L’autista ci promette un tour tra i monumenti più importanti della città. Nel frattempo, piove e mi viene in mente Jovannotti: Vedi come piove... senti come viene giù!
Arrivati nel centro storico, mi sorprendo: strade pedonali accessibili, senza barriere architettoniche – un sogno per me e la mia carrozzina! Ma un viaggio a Palermo non è completo senza una bella arancina, quindi ci infiliamo (non senza qualche difficoltà) in un locale tipico. Valeva la pena? Oh sì, decisamente!
Quella di Piazza Bologni è sicuramente una tra le statue più famose a Palermo, che incuriosisce turisti e gli stessi palermitani. La statua di Carlo V e la leggenda dei cinque Giudici. Curiosi andate leggere cliccando qui:
https://ecointernazionale.com/2021/09/la-statua-carlo-v-leggenda-cinque-giudici/
Riprendiamo il giro e ci fermiamo davanti alla magnifica Cattedrale di Palermo, testimone della storia millenaria della città: basilica paleocristiana, poi moschea sotto il dominio arabo, infine chiesa normanna. Famosa anche per la tomba di Santa Rosalia, la patrona della città.
Non può mancare una sosta ai Quattro Canti, piazza ottagonale, l’incrocio monumentale tra Via Maqueda e il Cassaro (oggi Via Vittorio Emanuele). Che spettacolo! Scopriamo che il vero nome è Piazza Villena, ma la chiamano anche Teatro del Sole perché almeno una delle sue facciate è sempre illuminata.
Tappa successiva: Porta Nuova, accanto al Palazzo dei Normanni, è stata per secoli il più importante accesso a Palermo via terra.. Qui scopriamo i quattro telamoni che rappresentano i Mori sconfitti: due con le braccia mozzate (ai ladri veniva riservata questa pena!) e due con le braccia incrociate, simbolo di sottomissione. Un pezzo di storia affascinante.
Non possiamo saltare una passeggiata nei Giardini dedicati al generale Dalla Chiesa e una visita al Museo della Legalità, prima di rientrare verso il porto.
Ma c’è un problema: il traffico di Palermo è infernale! Il nostro bus resta bloccato e il tempo stringe. Arriviamo al porto alle 16:15, con il cuore in gola… ma per fortuna non siamo gli unici ritardatari!
Alla fine della giornata, Michel ammette: “Okay, Palermo non è poi così male.” Vittoria! La città ci ha stupito con la sua storia, il suo caos affascinante e la sua cucina deliziosa. E forse il bello delle crociere è proprio questo: scoprire un posto e desiderare di tornarci con più calma. Palermo, ci rivedremo!
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