FES - VOLUBILIS

Pubblicato il 14 gennaio 2025 alle ore 20:35

In questo viaggio, come in altri all’estero, ho dovuto portare la carrozzina manuale perché quella elettrica richiede una macchina con pedana, e non è proprio semplice trovarne una a noleggio. Ma noi non ci fermiamo davanti a nulla!

Partenza alle 10:00 alla scoperta di Fes (o Fès, o Fez… chiamatela come volete), una città sacra del Marocco, la più antica delle città imperiali. Che dire? Il traffico è esagerato e, purtroppo, la città è poco o per nulla praticabile con la sedia a rotelle: troppi marciapiedi e tantissimi lavori in corso.

Il centro è abbastanza pulito, ma appena ci si allontana… immondizia ovunque: nei prati, nei campi, mucchi e mucchi di sporco. Fortunatamente, andando ancora oltre la periferia, tutto cambia: strade larghe, asfaltate bene e quasi senza buche.

 

Una cosa da sottolineare: tantissimi controlli di polizia. Ma una volta mostrato il passaporto italiano, ci lasciano andare senza ulteriori domande.

Fuori dalla città, il paesaggio cambia completamente: le terre sono lavorate e coltivate quasi al 90%, con tantissimi ulivi. Però il lavoro è ancora molto manuale, con l’aiuto di asini che trainano l’aratro. Un salto nel tempo, davvero.

Un sacco di cani randagi in giro.

Proseguendo il viaggio, ci fermiamo a fare un po’ di spesa. Da noi comprare sfuso è quasi un lusso, roba da negozi bio, ma qui è la normalità. E visto che siamo due bocche voraci, altro che etti: qui si compra tutto a chili!

Pausa pranzo: non so bene cosa abbiamo mangiato, tajine pollo e tacchino?!?, ma era buono, quindi promuoviamo a pieni voti.  Per il caffè invece ci spostiamo da un ambulante con la macchina: comodissimo, tutto a portata di mano.

Ripartiamo verso il sito archeologico di Volubilis, il gioiello romano del Marocco. È il sito romano più importante e meglio conservato del Paese, dichiarato patrimonio UNESCO nel 1997. Io però non posso visitarlo perché non è accessibile, quindi tocca a Michel avventurarsi tra le rovine, mentre io mi rilasso con una spremuta fresca.

Ogni viaggio è fatto di compromessi, ma noi ce la godiamo lo stesso!

Torniamo verso Fes, accompagnati da grandi distese di ulivi che sembrano non finire mai. Davanti a noi si materializza un camion carico di fieno… anzi, diciamo pure leggermente carico di fieno (ehm, eufemismo!).

Arriviamo in città by night, e devo dire che non vedo l’ora: la stanchezza comincia a farsi sentire, e sarei un tantino… stanchino. Ma niente che una buona notte di riposo non possa risolvere!

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Commenti

Max
un anno fa

Wow stupendo bravi

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